Presidente italiano in Mozambico per discutere forniture gas – energia – affari

Il Primo Ministro italiano Mario Draghi si rivolge a una conferenza stampa durante il vertice del Gruppo dei Sette al castello di Elmau a Keren, in Germania, martedì 28 giugno 2022. AP

Mattarella ha elogiato la cooperazione energetica tra i due paesi durante la visita, avvenuta prima dell’apertura di un progetto di gas offshore gestito dalla società energetica italiana Eni nel Mozambico settentrionale colpito dai ribelli.

“Il prossimo avvio dell’export di GNL dall’impianto Coral Sol, gestito da Eni, è un traguardo importante che testimonia quanto sia preziosa la nostra collaborazione”, ha affermato Mattarella in una conferenza stampa a Maputo. Sito della Presidenza.

Coral Sol, il primo impianto galleggiante di gas naturale liquefatto (GNL) distribuito nelle acque profonde al largo dell’Africa, è arrivato in Mozambico all’inizio di gennaio. Una volta operativo, può produrre 3,4 milioni di tonnellate di GNL all’anno.

Eni ha dichiarato il mese scorso che l’impianto era “pronto a realizzare la prima spedizione di GNL” nella seconda metà del 2022.

L’invasione russa dell’Ucraina ha sollecitato gli sforzi in tutto il mondo per sviluppare nuove fonti di energia mentre i paesi occidentali cercano di ridurre la loro dipendenza dal gas russo.

L’Italia, uno dei maggiori consumatori di gas naturale d’Europa, ha intensificato i suoi contatti diplomatici negli ultimi mesi per garantire forniture alternative – e Mattarella, che svolge un ruolo in gran parte cerimoniale, sta aiutando in questi sforzi.

A maggio, il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha ospitato la firma di un memorandum d’intesa tra Eni e l’algerina Sonatrach per potenziare l’esplorazione del gas nel Paese nordafricano.

Un mese prima, i due paesi hanno firmato un importante accordo per aumentare le forniture di gas. L’Italia ha avuto colloqui anche con Qatar e Angola.

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Il Mozambico ha riposto grandi speranze sulle vaste riserve di gas naturale scoperte negli ultimi anni nella provincia di Cabo Delgado, attirando importanti compagnie internazionali.

Ma ci sono stati dubbi sulla fattibilità dei siti di perforazione di Gnl al largo della costa settentrionale, dove l’area è stata colpita da un’insurrezione di militanti legati allo Stato islamico.

Mentre Eni ha affermato che l’insurrezione non ha influenzato le operazioni, il gigante petrolifero francese Total ha sospeso i lavori su un enorme progetto di gas naturale liquefatto da 20 miliardi di dollari dopo un attacco militante alla città costiera di Palma nel marzo dello scorso anno.

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