L’economia italiana va benissimo nel primo semestre 2022: il governo

Nonostante le tensioni geopolitiche globali e gli straordinari aumenti dei prezzi dell’energia, l’economia italiana si è comportata molto bene nella prima metà (prima metà) di quest’anno, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) del Paese, che ha recentemente affermato che l’aumento dell’inflazione e degli interessi i tassi indicano I rischi geopolitici in corso e il rallentamento dell’economia globale porteranno a una moderata flessione del ciclo nella seconda metà.

Un forte aumento del prodotto interno lordo (PIL) dell’1,1% t/t nel secondo trimestre ha portato alla previsione di crescita per il 2022 del 3,5%, al di sopra della previsione del 3,1% fatta dal Documento economico e finanziario (DEF) del Tesoro annuale.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha affermato che, nonostante le tensioni geopolitiche globali e gli insoliti rialzi dei prezzi dell’energia, l’economia italiana ha registrato ottime performance nella prima metà di quest’anno. Ha osservato che l’aumento dell’inflazione, i tassi di interesse, i rischi geopolitici e il rallentamento dell’economia mondiale indicano un moderato calo del ciclo nella seconda metà.

Il PIL dovrebbe crescere anche nel 2023, dello 0,6 per cento, anche se inferiore alla previsione del 2,4 per cento del DEF.

A seguito delle ricadute macroeconomiche del conflitto russo-ucraino, la crescita delle esportazioni, sebbene significativa (2,5% su base trimestrale; 12,3% su base annua), è stata inferiore alla crescita delle importazioni, poiché la domanda estera netta ha contribuito negativamente al PIL crescita.

Mentre le esportazioni di servizi hanno accelerato, le esportazioni di beni sono rallentate a causa dell’aumento dei costi e dei prezzi.

Il MEF ha affermato in una nota che la seconda metà dell’anno segna un rallentamento dell’attività, che fa parte di un generale indebolimento degli indicatori ciclici globali ed europei influenzato dall’incertezza sulla guerra in Ucraina e sull’andamento dei prezzi del gas naturale.

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In questo contesto, la produzione industriale, dopo le contrazioni di maggio e giugno, ha registrato un’improvvisa ripresa a luglio (0,4 per cento al mese), accompagnata da un nuovo calo della produzione edile, ma il suo valore è rimasto storicamente elevato. livelli.

Il volume delle vendite al dettaglio ha visto una crescita significativa. Dopo il recupero nei mesi primaverili, la fiducia delle imprese italiane è nuovamente scesa a luglio e agosto.

Le pressioni inflazionistiche sono rimaste elevate e persistenti. Sebbene i prezzi costantemente elevati delle materie prime energetiche possano portare a un aumento sostenuto dell’inflazione core, dati i prezzi correnti dei futures sull’energia, il tasso di inflazione dovrebbe iniziare a diminuire entro la fine dell’anno.

L’aumento dei prezzi dell’energia ha influito anche sulla bilancia commerciale. Il ministero ha aggiunto che, dopo anni di elevati avanzi, il saldo delle partite correnti è andato in deficit negli ultimi mesi, sebbene l’andamento della bilancia commerciale non energetica sia rimasto generalmente positivo.

Sportello news Fiber2Fashion (DS).

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