La Bce critica il piano fiscale inaspettato delle banche italiane

Secondo la BCE, un uso diffuso della tassa sarebbe particolarmente dannoso per “gli istituti di credito con bassi livelli di leva finanziaria o che sono fortemente concentrati su attività di prestito… o che hanno proiezioni di capitale impegnative”.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha criticato il piano di colpire le banche in quanto danneggerebbe gli istituti finanziari, che sono particolarmente vulnerabili agli shock economici.

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La Bce ha affermato che questa “imposta straordinaria” una tantum, dovuta nel 2024, “non è commisurata alla redditività a lungo termine di un istituto di credito e alla sua capacità di formazione di capitale”. Un parere legale ha affermato Pubblicato mercoledì.

Secondo la BCE, un uso diffuso della tassa sarebbe particolarmente dannoso per “gli istituti di credito con bassi livelli di leva finanziaria o che sono fortemente concentrati su attività di prestito… o che hanno proiezioni di capitale impegnative”.

Ha aggiunto che queste banche sarebbero meno in grado di assorbire i potenziali effetti negativi di una recessione economica.

Governo del primo ministro Georgia Maloney Ha sorpreso tutti quest’estate Annunciando la sua intenzione di imporre una tassa del 40% su miliardi di euro di “profitti in eccesso” bancari generati dagli aumenti dei tassi di interesse della BCE, compensa di conseguenza i costi sostenuti dalle famiglie e dai mutuatari aziendali.

Dopo il panico che ha fatto crollare i titoli bancari alla Borsa di Milano, il settore finanziario è stato un po’ rassicurato dall’annuncio del tetto fiscale, con il governo che ha promesso che il contributo “non potrà superare lo 0,1% del totale degli attivi di una banca”.

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Sebbene la BCE abbia preso atto dell’emendamento, il piano è stato generalmente criticato per aver sorpreso molti e creato incertezza che potrebbe spaventare i futuri investitori.

Ciò potrebbe indebolire il braccio fiscale già teso dell’Italia.

Roma dovrebbe effettuare una “analisi approfondita” dei “possibili effetti negativi della tassa sul credito sul settore bancario”, conclude la Bce.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha promesso grandi cambiamenti e parità fiscale. Ammettendo che ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, ha insistito sul fatto che la tassa era “ragionevole”.

Lo ha fatto la BCE Recensioni simili alla fine del 2022 Imposta spagnola sulle banche prevista per il 2023 e il 2024.

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