Rinnovo 1-L’Italia si muove per ridurre la bolletta energetica in bilancio, per ridurre le tasse

(Riordinato con dettagli e sfondo)

Giuseppe Fonde

ROMA, 19 ott (Reuters) – L’Italia prevede di accantonare almeno 8,8 miliardi nel suo budget 2022 per tagli fiscali (9,33 miliardi di dollari) e spendere un altro miliardo di dollari per ridurre le bollette energetiche delle famiglie, hanno affermato due fonti politiche.

Per rilanciare la debole crescita economica a lungo termine del Paese, il governo vuole ridurre il cosiddetto cuneo fiscale, la differenza tra lo stipendio pagato dal datore di lavoro e quello che un lavoratore porta a casa, soprattutto in Italia.

Quelle fonti hanno affermato che sarebbe stato strutturato per raccogliere maggiori benefici per i dipendenti, piuttosto che per le aziende.

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) stima che entro il 2020 il singolo lavoratore medio in Italia perderà il 46% del suo stipendio totale in tasse e contributi sociali, il quinto tasso più alto tra il gruppo dei 37 paesi sviluppati.

Il governo di Mario Tracy, insediatosi a febbraio, dovrebbe pubblicare il suo primo progetto di bilancio martedì, delineando quasi 23 23 miliardi di misure di espansione.

Il Tesoro ha dichiarato il mese scorso che mira a portare la crescita al 4,7% l’anno prossimo dal 4,2% in un contesto politico invariato.

Con l’aumento dei costi globali dell’energia, è probabile che il budget stanzia 11 miliardi per aumentare i prezzi del gas e dell’elettricità per i consumatori.

Viene fornito con più di 4 4 miliardi già stanziati per ridurre le bollette energetiche nella seconda metà di quest’anno.

Anche le pensioni saranno una voce importante nel bilancio e la robusta coalizione di governo di Drake è divisa su come modificare il costoso piano pensionistico anticipato, che scade quest’anno.

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La cosiddetta “quota 100” consente alle persone di andare in pensione se hanno contribuito per 38 anni e hanno almeno 62 anni.

Il partito della Lega di destra chiede che Tracy non ristabilisca il sistema precedentemente impopolare con cui le pensioni erano generalmente consentite dall’età di 67 anni, che ha governato nel 2011 al culmine della crisi del debito sovrano.

Le opzioni considerate includono il pensionamento anticipato per i lavoratori impegnati nel lavoro e una norma provvisoria di 2 anni del “provvedimento 102” che prevede pensioni per i 64enni oltre i 38 anni di contributi.

(1$ = 0,8596 euro) (relazione Giuseppe Fonde; montaggio Kevin Jones)

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