Libia: Bengasi chiede all’Italia di preservare la propria identità architettonica

IL CAIRO – Il sindaco di Bengasi, Saqr Boghouri, ha chiesto all’Italia di preservare l’identità architettonica del centro storico della città devastato dalla guerra civile. Il sindaco è intervenuto lunedì a una conferenza nella seconda città più grande della Libia, organizzata dal comune in collaborazione con il Consolato generale italiano, Abdelkader Ramadan, uno dei fondatori dell’Associazione Italo-Libica di Amicizia, ha detto mercoledì ad ANSAMED. .

Sottolineando l’importanza di preservare l’identità della città soprattutto attraverso i suoi edifici storici, Bujuari ha fatto riferimento agli sforzi compiuti dal comune in coordinamento con il Fondo delle Nazioni Unite per lo sviluppo della capitale per ripristinare la costruzione del faro di Sidi Akhribesh, tra l’altro, dall’ex Bergawi Consiglio Legislativo e Casa della Cultura, ha detto anche Ramadan, che in precedenza era il coordinatore dei rapporti tra Italia e Libia alla Farnesina di Bengasi all’epoca.

Il centro della città, come è noto, è stato gravemente danneggiato dagli scontri armati che hanno accompagnato la presa di potere delle forze del generale Khalifa Haftar nella Libia orientale tra il 2014 e il 2017.

A Bengasi sono stati registrati pesanti combattimenti in particolare per dare la caccia alla resistenza jihadista nelle roccaforti.

La conferenza si è incentrata sulla “preferenza per un partenariato più stretto tra il regime italiano e le autorità libiche per facilitare la ricostruzione della città vecchia di Bengasi”, ha sintetizzato il Consolato italiano alla vigilia dell’evento. Almeno 170 edifici sono stati identificati come necessitanti di restauro o ricostruzione.

Il Console Generale d’Italia a Bengasi, Carlo Batory, in un discorso, ha espresso l’auspicio che il convegno possa “facilitare il pensiero delle autorità libiche su come affrontare al meglio il complesso compito della ricostruzione della città vecchia”, “in il modo più efficiente e trasparente”. E con “un approccio basato su metodologie moderne, materiali innovativi e tecnologie pionieristiche”.

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Batory ha sottolineato che il centro storico di Bengasi è “una delle regioni più interessanti e interessanti del Mediterraneo”.

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