“Ho avuto il linfoma di Hodgkin e ora sono guarito” – Corriere.it

Teresa Cherupini, 22 anni Figlia di Joanotti E Francesca Valiani, a Linfoma a Hodgkin E ha trascorso gli ultimi 7 mesi in trattamento: 6 cicli di chemioterapia. Ora che è guarito, ha deciso di condividere la sua esperienza su Instagram. Joanotti ha ricominciato su Facebook: «Oggi la mia Teresa ha voluto raccontare la storia degli ultimi sette mesi. Alla fine del trattamento ieri gli esami hanno detto che la malattia era scomparsa, Oggi è una bella giornata per noi, Lei è impazzita. Sto copiando qui il suo record IG.
Lorenzo gli ha dedicato la canzone Cherubini “Per te” Rilasciato nel 1999, un anno dopo la nascita di Theresa, Il 13 dicembre.

Ecco il testo scritto dalla donna:
“Negli ultimi sette mesi ho tenuto un segreto e sto lottando per raccontare la fine di una storia prima di rendermene conto. Il 3 luglio 2020, mi è stata diagnosticata una malattia. Linfoma a Hodgkin, A Cancro linfatico.

Tutto è iniziato nell’agosto 2019 in uno Prurito alle gambe. Non ci ho pensato pensando che sarebbe andato via nel tempo, ma non è stato così. Sono passati dei mesi ed è peggiorato. A giugno 2020 si era diffuso in tutto il corpo, non riuscivo a dormire per più di due ore a notte, avevo Pelle ferita. Quando un linfonodo e il mio braccio si sono gonfiati, ho capito che si trattava di qualcosa di molto serio, che alla fine ha portato a una diagnosi e un piano di trattamento.

Dopo tanti mesi di preoccupazioni e paure, la storia è finita, posso raccontarla perché da ieri al 12 gennaio 2021 Mi sono ufficialmente ripreso. Sono incredibilmente fortunato ad aver avuto una famiglia meravigliosa, amici e un team medico che mi hanno seguito e aiutato in questi mesi. Vorrei ringraziare tutti coloro che nello IEO si sono presi cura di me e quelli in una situazione come la mia. Sono persone spettacolari. Diretto dal professor Pavlo Veronese. Il professor Corato Tarella, Responsabile del Dipartimento di Oncologia e il suo staff, tra i quali la splendida Dott.ssa Anna Vanasi ei suoi collaboratori. Infermieri e infermiere Alice e Lucia, radiologi, tutto il personale dell’ospedale, grazie! Ovviamente un ringraziamento speciale ai miei genitori che erano sempre presenti.

In una certa misura Il cancro è una malattia molto solitaria, Ma hai bisogno del supporto di chi ti circonda per affrontarlo, non avrei fatto a meno di loro. La paura non scompare, ci vuole un po ‘prima che il mio corpo ci creda, ma non vedo l’ora di ricominciare a vivere.
C’è un

13 gennaio 2021 (modifica il 13 gennaio 2021 | 16:21)

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