L’italiana Atlantia alza le linee guida mentre il traffico autostradale aumenta i profitti

Il logo del gruppo di infrastrutture italiano Atlantia appare fuori dalla sua sede a Roma, Italia, 5 ottobre 2020. REUTERS / Guglielmo Mangiapane / File Photo

MILANO (Reuters) – Il gruppo italiano di infrastrutture Atlantia ha alzato giovedì la sua previsione per il 2021 dopo aver registrato un aumento del 27% dell’utile principale per i primi nove mesi escludendo la sua attività autostradale locale, che ha accettato di vendere.

Il gruppo controllato dalla famiglia Benetton ha dichiarato di aspettarsi un fatturato 2021 di sei miliardi di euro (6,9 miliardi di dollari), superiore alla precedente previsione di 5,7 miliardi di euro sulla scia del rimbalzo del traffico autostradale post-coronavirus.

I fondi da operazioni (FFO) dovrebbero raggiungere 2,4 miliardi di euro nel 2021, rispetto a una precedente previsione di 2,1 miliardi di euro.

Atlantia ha dichiarato che l’EBITDA è stato di 2,9 miliardi di euro nei primi nove mesi di contributo netto di Autostrade per l’Italia, la rete autostradale locale ceduta dal gruppo dopo il fatale crollo di un ponte nel 2018.

Atlantia ha affermato che il traffico sulle autostrade del gruppo in Francia, Spagna e oltre durante tutto l’anno dovrebbe essere inferiore del 5% rispetto al livello del 2019. Il gruppo ha dichiarato ad agosto che prevede che il traffico nel 2021 sarà inferiore dell’8% rispetto all’anno 2019.

Atlantia ha affermato che le attività aeroportuali si stanno riprendendo più lentamente, confermando le previsioni di traffico aereo per l’intero anno inferiori del 70% rispetto ai volumi del 2019.

I maggiori ricavi autostradali, insieme a minori tassi di ammortamento e minori accantonamenti legati al disastro del ponte, hanno aiutato Atlantia a registrare un utile netto di 613 milioni di euro nei primi nove mesi da una perdita di quasi 1 miliardo di euro lo scorso anno.

READ  Il ministro della Salute egiziano discute di cooperazione bilaterale con una delegazione italiana

L’indebitamento finanziario netto è sceso a 29,7 miliardi di euro, escludendo Autostrade.

Il conglomerato ha accettato di vendere la sua quota dell’88% in Autostrade a giugno per porre fine alla disputa politica causata dal disastro del ponte. L’accordo dovrebbe concludersi alla fine di marzo del prossimo anno e porterà alla società più di 8 miliardi di euro.

(1 dollaro = 0,8734 euro)

Segnalazione di Francesca Landini; Montaggio di Valentina Zsa e Barbara Lewis

I nostri criteri: Principi di fiducia di Thomson Reuters.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *